Legge di bilancio 2025 - Regime forfettario e dubbi interpretativi

Data Icona documento 2/17/2025
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Dubbi interpretativi sulla soglia di 35.000 euro per i dipendenti

La Legge di Bilancio 2025 innalza a 35.000 euro la soglia di compatibilità con il reddito di lavoro dipendente o assimilato percepito nell'anno precedente. La norma introduce una “finestra” valevole per il 2025. Sono sorti tuttavia dubbi su significato e portata della disposizione.

L'art. 1 c. 57 L. 190/2014 contiene alcune deroghe all'applicabilità del regime forfettario previsto dal precedente comma 54 per le persone fisiche esercenti attività d'impresa, arti o professioni. In particolare, la lettera d ter) della suddetta norma dispone che non possono avvalersi di tale regime i soggetti che nell'anno precedente abbiano percepito redditi di lavoro dipendente o assimilati per un importo eccedente l'importo di 30.000 euro, salvo che il rapporto di lavoro sia cessato.

Finestra valevole per il 2025

L'art. 1 c. 12 L. 207/2024, dispone testualmente che: “Per l'anno 2025, il limite di cui all'art. 1 c. 57 lett. d-ter) L. 190/2014 è elevato a 35.000 euro.

Si tratta di una disposizione di carattere chiaramente eccezionale che, senza modificare il testo della disposizione applicabile in via generale, introduce una “finestra”
valevole per il solo anno 2025.

Uscita dal regime forfettario negli anni successivi

Un rilevante problema applicativo si può configurare con riguardo agli effetti negli anni successivi (e quindi all’uscita dal regime forfettario, a cui si sia potuto accedere in virtù della norma in esame). Sembra infatti che non siano adeguatamente considerate le questioni che attengono alla temporaneità della disposizione.

Poiché il limite di reddito di € 30.000 previsto in via generale dalla lettera d ter) per l'accesso allo speciale regime forfettario non è stato modificato (essendo stato innalzato a € 35.000 in via eccezionale, allo scopo di consentire l'applicazione dell'istituto nel solo anno 2025) occorre ritenere che per gli anni 2026 e seguenti si ripristina il sistema ordinario. Di conseguenza, per tali anni la fruizione del regime speciale tornerà ad essere subordinata al mancato percepimento di un reddito di lavoro dipendente o assimilato per un importo non superiore al tetto di € 30.000, salva l'ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro.

La “finestra” offerta dall'art. 1, comma 12, della Legge di Bilancio 2025 non si limita dunque ad offrire una strada di accesso privilegiata a coloro che nell'anno 2024 abbiano percepito una retribuzione di importo superiore ad € 30.000, ma inferiore ad € 35.000, ma segna anche i confini temporali di efficacia del beneficio concesso.

Info 1/2025